La vita ha i suoi ritmi, e suoi i tempi. C’è un tempo per riposare e dormire, uno per nutrirsi, uno per studiare o lavorare, uno per svagarsi, uno per tenersi in forma. Tutte queste attività sono importanti ed è necessario che abbiano il loro posto nelle nostre giornate.
La parola che stiamo cercando è armonia: mangiare a orari regolari, dormire 7/8 ore a notte, fare attività fisica mezz’ora al giorno, lavorare o studiare per 8 ore. La routine quotidiana, dove tutto si incastra e scivola quasi in automatico, ben regolata è la chiave per il benessere.
Quando questa armonia si rompe, quando il tempo per il dormire viene rubato dal tempo per il lavoro, quando i pasti sono sregolati e poveri di nutrienti, quando il tempo per l’attività fisica diventa il tempo per riposare, il nostro corpo ne risente. E quale è il primo e più comune sintomo? La stanchezza, soprattutto mentale.
Si presenta come diminuzione della capacità di concentrazione e della memoria; si sente la mente annebbiata, si ha perenne sonnolenza e la motivazione viene meno. Si iniziano ad avere mal di testa frequenti, oltre al trovarsi in difficoltà ad adempiere a compiti che richiedono lucidità e attenzione. Nervosismo, ansia e irritabilità sono poi delle conseguenze.
Come costruire una sana routine quotidiana?
La struttura deve basarsi sul tempo: dedicare il tempo giusto alle cose che si hanno da fare, e dare giusta importanza e valore ai momenti.
Ciò che tiene in piedi questa struttura di una sana routine quotidiana sono due colonne: il sonno e l’alimentazione.
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Sonno
Il neuroscienziato Matt Walker ha definito il sonno “il nostro superpotere”: non solo permette al cervello di fare un back up completo delle informazioni, di riorganizzarsi, e di sviluppare la memoria (il peggioramento della memoria è direttamente correlato a una qualità peggiore del sonno), ma ha anche effetti su tutti i sistemi del nostro organismo. È stato scoperto che il sonno è cardioprotettivo, mantiene il sistema immunitario reattivo, regola una corretta attivazione e disattivazione dei geni, influisce in modo evidente sul tono dell’umore.
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Alimentazione
I macronutrienti (proteine, grassi e carboidrati) e i micronutrienti (vitamine e minerali) sono fondamentali per un efficiente funzionamento delle cellule. Se questi nutrienti mancano, i processi cellulari diventano meno efficienti e tutto l’organismo ne risente, rallentando e facendo percepire un senso di stanchezza. Le carenze che risultano più frequentemente in questa stanchezza sono quelle di Magnesio e di vitamine del gruppo B. Ma anche livelli bassi di minerali e altre vitamine antiossidanti come A, C ed E peggiorano questa condizione. Inoltre la varietà e regolarità dei pasti ha un influsso positivo sullo stato di benessere.
Per avere un po' di aiuto e sollievo in tempi più brevi, mentre si lavora sul cambiare la propria routine, piante come la Rhodiola, la Schizandra, il Basilico Santo e la Centella supportano le capacità cognitive e migliorano il funzionamento cellulare. Verbena e Santoreggia agiscono sulle funzioni digestive e rilassano l’intestino.
Tempo, sonno, alimentazione, Natura: i quattro pilastri per scacciare via la stanchezza e creare una routine sana che ci permetta di vivere bene e in salute.