NIGELLA SATIVA : IL SEGRETO DELLE REGINE D'EGITTO

La Nigella sativa, conosciuta più comunemente come cumino nero, è considerata da millenni come una tra le più preziose erbe fitoterapiche.

La pianta

È dotata di fiori graziosi e profumati, di colore bianco appena sbocciati ma che virano all’azzurro dopo solo un giorno dalla fioritura. Una volta appassiti, producono dei baccelli in cui sono contenuti i semi.

La maturazione dei baccelli determina anche la morte della pianta, che completa così il suo ciclo vitale. I semi, piccoli e neri, possono essere raccolti facilmente quando il baccello assume un colore marrone: basta infatti schiacciarlo per liberarli dal loro involucro.

È una pianta originaria del Nord Africa, ma cresce rigogliosamente anche in altre zone dal clima caldo-secco, come la Turchia e altre zone orientali.

 

 

Componenti attivi

La Nigella è una pianta molto ricca di principi nutritivi; contiene infatti ben otto dei nove amminoacidi essenziali e oltre un centinaio di componenti preziosi, tra cui vitamine e minerali, tanto da poter essere definita una “sinfonia di sostanze vitali”.

Oltre ad un elevata quantità di preziosi acidi grassi polinsaturi (Omega 3 e Omega 6) che il corpo umano non è in grado di produrre autonomamente e che vantano spiccate proprietà anti-infiammatorie, contiene infatti anche acido ascorbico e glutammico, minerali come calcio, zinco, magnesio e potassio e vitamine A, B1, B2 e C.

Il componente attivo più importante è senza dubbio il Timochinone, molecola antiossidante che inibisce, oltre ai radicali liberi, la formazione di prostaglandine indesiderate; ha un potente effetto anti-infiammatorio, diminuendo quindi il dolore e le spiacevoli sensazioni associate ai processi flogistici. Inoltre metabolizza i grassi poiché stimola la produzione della bile e aiuta la disintossicazione epatica.

Tale sostanza esplica però l’attività maggiore a livello respiratorio: vanta infatti un effetto dilatatorio sui bronchi, che risulta utile per prevenire gli attacchi d’asma, ed inibisce la secrezione d’istamina naturale: potrebbe quindi rivelarsi un’alternativa per le terapie a base di cortisone per chi soffre di allergia cronica.

Altro componente presente in questa pianta dall’azione bronco-dilatatoria e antispastica, molto utile nel trattamento dei disturbi respiratori come asma e pertosse, è la Nigellina.

 

Proprietà dell’olio di Nigella sativa

  • Lenitivo per la pelle: le sostanze attive contenute nell’olio che si ottiene dai semi di questa pianta sono un vero toccasana per la pelle irritata, reattiva e ipersensibile perché svolgono un’importante azione lenitiva e disinfiammante, specialmente in caso di dermatiti, eczemi, psoriasi e altre patologie della pelle. Un uso costante riduce visibilmente il rossore e i sintomi legati a questi disturbi, come il prurito e la desquamazione. Inoltre, grazie alla presenza di acidi grassi risulta avere anche un ottimo potere nutriente, adatto per pelli aride e secche o afflitte da scottature.

  • Antibatterico e antimicotico: l’olio di Nigella possiede proprietà antibatteriche e antifungine: pertanto può essere molto utile per combattere alcune affezioni della pelle come l’acne e le micosi, tra cui la candida. In questi casi si può utilizzare l’olio puro o abbinato ad oli essenziali specifici per la pelle acneica e per le micosi, come gli oli essenziali di lavanda, di limone e tea tree.

  • Antiforfora: l’olio di Nigella risulta utile anche per prevenire e curare il problema della forfora. Infatti agisce efficacemente contro la desquamazione, il prurito e l’irritazione della cute. Inoltre, se utilizzato per eseguire degli impacchi, esercita un’azione rigenerante sulla fibra dei capelli, donando morbidezza e lucentezza alla chioma.

  • Espettorante e sedativo: se massaggiato con energia nella zona dei bronchi fino a completo assorbimento (specie se veicolato in un olio vettore capace di penetrare in profondità nei tessuti, come l’olio di sesamo) e coperto poi con un panno caldo, è in grado di alleviare la tensione e l’infiammazione e di fluidificare le secrezioni delle vie respiratorie. Per calmare la tosse è anche possibile aggiungere 1 cucchiaino di olio in acqua bollente ed effettuare dei suffumigi.

 

 

Un po’ di storia

La storia relativa all’utilizzo della pianta è molto ricca e risale a tempi molto antichi: fu infatti una delle specie più utilizzate sia in Asia che nell’Antico Egitto.

Nella tomba del faraone Tutankhamon gli archeologi hanno rinvenuto dei semi di Nigella e delle anfore che, in base alle analisi effettuate, al tempo in cui vi furono collocate erano colme di olio ottenuto dai semi della pianta. Si ritiene infatti che alcuni medici dell’Antico Egitto usassero questa pianta per il trattamento di raffreddori, mal di testa, disturbi respiratori, mal di denti, infezioni, disturbi infiammatori e allergie.

In base ad alcune testimonianze storiche sembra che addirittura le regine Cleopatra e Nefertiti usassero l’olio ricavato dai semi di Nigella per donare lucentezza e bellezza ad unghie e capelli e per le proprietà nutritive ed emollienti che esso aveva sulla pelle.

Curiosità

Nei paesi anglosassoni viene chiamata anche “love in a mist“, amore nella nebbia,  per via del colore dei suoi fiori, o anche “devil in the bush“, il diavolo nel cespuglio, per via della conformazione della pianta che crea cespugli fitti e velati.

 

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