LA SINDROME DELLA CAPANNA: COME SUPERARLA? Ecosalute

LA SINDROME DELLA CAPANNA: COME SUPERARLA?

Il lockdown è stata una prigione per tanti che non vedevano l’ora di ricominciare a uscire dalle mura domestiche. Per altri si è rivelato un rifugio, un comodo nido da cui non volersi distaccare.

Per mesi, soprattutto i ragazzi e la fascia più debole, si sono ritrovati a stare in casa, senza uno sfogo come un giardino o un balcone, e hanno passato gran parte del tempo incollati alla tv o a uno schermo di un computer, anche per via della didattica a distanza.

Quando è arrivato il momento di libertà tante persone si sono rifiutate di uscire e di riprendere il contatto con la realtà fuori casa. Paura, inadeguatezza, confusione, tristezza e senso di smarrimento prendono il sopravvento e non si riesce a reagire.

Questa è definita sindrome della capanna o del prigioniero che interessa una buona fetta della popolazione ed è oggetto di studi da parte del mondo della psichiatria. Le cause di questo malessere possono essere svariate: paura del contagio, quindi si tende ad evitare le uscite si preferisce restare al sicuro tra le mura domestiche; ma anche per le accortenze che si devono adottare durante le uscite, come la distanza sociale e l’utilizzo della mascherina. Queste abitudini comportamentali non sono da tutti accettate e si preferisce stare in casa piuttosto che andare in un ristorante o fare un semplice giro in centro. Altro motivo è il bisogno di socializzazione, uscire senza poter abbracciare suscita molto malumore in diversi soggetti che non vedono più importanti le uscite post covid perché troppo limitate.

 

Cosa si può fare?

Innanzitutto tutto parte dalla propria mente e dalle proprie intenzioni: iniziare a pensare positivo è la prima cosa. L’esperienza della pandemia, traumatica sotto ogni profilo, ci dovrebbe insegnare che si può ricominciare. Non stando chiusi in casa, ma aiutandosi uno con l’altro, ricominciando ad uscire con prudenza. Il valore delle relazioni sociali è più che mai altissimo e potremmo goderne appieno solo rispettando le regole sopra citate.

 

Le soluzioni naturali che possono alleviare il malessere sono queste:

ANTISTRESS COMPLEX - composto officinale che affianca alle proprietà della Rhodiola rosea, quelle della Schisandra chinensis, Avena, frutti di avena, Centella, Verbena e Santoreggia, che favorisce un fisiologico rilassamento e un armonioso equilibrio.

Ideale per chi

  • Sta affrontando un periodo di forte stress del corpo e della mente;
  • Desidera un sostegno naturale durante un cambiamento di abitudini o di vita;
  • Vuole migliorare la concentrazione e le prestazioni intellettuali, come ad esempio professionisti e studenti;
  • Per chi soffre di insonnia

 

RHODIOLA - La Rhodiola Rosea L. grazie al suo effetto tonico-adattogeno può aiutare a contrastare la stanchezza fisica e mentale, contribuendo al mantenimento del normale tono dell'umore. 

La Rhodiola è preziosa per chi: si trova ad affrontare un periodo di cambiamenti che comportano stress o ansiadeve garantire elevate prestazioni intellettuali; sta iniziando una dieta.

 

BIANCOSPINO GEMMODERIVATO - pianta ornamentale dalle mille risorse, efficace poiché ha un effetto ansiolitico ed è antiaritmico, per cui consente di tenere sotto controllo la tachicardia e normalizza la pressione arteriosa.