Stefania Marcolongo, naturopata specializzata infitoterapia, aromaterapia e floriterapia e nutraceutica, parla dell'importanza del corretto equilibrio acido/basico e come manterlo.
“Ammettiamolo in quest’ultimo periodo, complici le festività natalizie, abbiamo tutti (o quasi) avuto un’alimentazione molto saporita e ricca ma ‘poco equibrata’ e quindi proprio ora, con l’inizio del nuovo anno è il momento migliore per inserire tra i buoni propositi quello di ritrovare il vitale equilibrio acido/basico di cui tanto si parla.
Ma che cos’è ?
L’equilibrio acido-base è un meccanismo complesso ed essenziale per mantenere l’omeostasi del nostro corpo e garantirci salute, giovinezza e vitalità.
Come funziona?
L’alimentazione e il metabolismo apportano degli elementi acidi e basici all’organismo.
Per mantenere l’equilibrio acido-basico ed eliminare le sostanze di scarto, l’organismo si affida agli organi emuntori, soprattutto reni e polmoni, che sono così sottoposti costantemente ad un intenso lavoro. Nell’eliminazione sono coinvolte anche le ghiandole sudoripare, la pelle e l’intestino.
Un ruolo fondamentale per la protezione dell’equilibrio acido base è svolto anche dalla matrice extra cellulare dove si forma il liquido linfatico: di giorno assorbe le sostanze acide e di notte le rilascia, attraverso i reni e le ghiandole sudoripare.
Quando però trova a dover contrastare l’eccessiva produzione di sostanze acide, l’organismo attiva il “sistema tampone”, un meccanismo che con l’azione di acqua, anidride carbonica e minerali come calcio, magnesio, ferro, potassio e sodio, riporta il pH in equilibrio.
Tuttavia quando succede che l’organismo non riesce più a mantenere questo equilibrio, va’ incontro all’acidificazione cronica dei tessuti.
Infatti uno scostamento dal valore base di riferimento del pH pari a 7,4 e quindi leggermente alcalino, significa alterare il corretto funzionamento e la velocità delle reazioni biologiche.
Cos’è l’acidosi e cosa provoca nel nostro organismo?
L’acidificazione è uno dei disturbi più diffusi oggi ed è causato principalmente dall’alimentazione scorretta: da una parte composta prevalentemente da zuccheri e carboidrati raffinati, carni rosse, latte e derivati e cibo da fast food e dall’altra carente di frutta e verdura crudi e cereali integrali e acqua.
Altre cause di acidosi cronica sono, ad esempio, la respirazione superficiale che non permette una buona ossigenazione, il modo di mangiare – mangiare veloce e/o eccessivamente, lo stress, i disturbi del sonno, l’inquinamento atmosferico, la pratica di un’attività fisica troppo intensa e l’avanzare dell’età.
-
Conseguenze dell'acidosi
Le conseguenze variano da comuni malesseri gastrici, ma anche stanchezza, depressione, basse difese immunitarie, fino ad arrivare a patologie più gravi quali sindrome da burnout, osteoporosi, reumatismi, diabete e arteriosclerosi, malattie autoimmuni e così via, indici di uno scorretto bilanciamento acido-basico del nostro corpo.
-
Acidosi e invecchiamento
L'equilibrio acido base è strettamente correlato anche al processo di invecchiamento. Se i tessuti del nostro corpo sono in costante disequilibrio verso l’acidità, tenderanno ad invecchiare molto più facilmente.
Come capire se si è in acidosi e come si misura?
I primi segnali possono variare tra uno o più tra i seguenti:
- gonfiore addominale
- difficoltà digestive
- mancanza di tono
- pallore
- fatica mattutina
- problemi di gengive e un cattivo alito.
Per esserne sicuri è possibile effettuare test salivari e/o urinari per conoscere con precisione il proprio PH urinario.
Cosa possiamo fare per mantenere l'equilibrio acido base?
Per prima cosa scegliere un’alimentazione più attenta e consapevole e orientata in senso alcalino.
Il cibo infatti si può suddividere in acido o alcalino: grassi, carboidrati e proteine se assunti in quantità eccessiva, creano scorie metaboliche che non riescono a essere filtrate ed espulse e rimanendo nell'organismo causano acidosi.
Mentre gli alimenti vegetali freschi svolgono un’azione benefica: i germogli per esempio contengono sostanze nutritive ed enzimi in grado di alcalinizzare l'organismo. Il limone è uno dei più potenti basificanti presenti in natura.
Si consiglia di mangiare anche frutta, preferendo quella di stagione e senza esagerazione, per la presenza di zuccheri.
Una dieta alcalina con un pH corporeo ideale si ottiene quindi consumando nelle quantità giuste cibi alcalinizzanti (verdure crude, frutta fresca, mandorle, miglio, succo di limone, miele…), e al contrario limitando/eliminando sia l’introduzione di alimenti industriali preparati con farine raffinate e zuccheri artificiali, fumo, alcolici, bevande gassate.
In nostro soccorso, arrivano anche i minerali che ci permettono di controllare l'effetto acidificante.
Il magnesio non dovrebbe mai mancare, aiuta anche ad alleviare stanchezza, affaticamento, crampi muscolari.
Il calcio e il magnesio assieme contribuiscono al normale metabolismo energetico
Il potassio svolge un ruolo essenziale per l’organismo e interviene nella maggior parte delle funzioni vitali. Insieme al sodio e al cloro regola gli equilibri acido-base cellulari.
Lo zinco contribuisce a ripristinare un normale metabolismo acido-base ed è importante per il buon funzionamento delle funzioni cognitive.
L'acqua che beviamo ha un PH che incide in maniera importante sull'organismo: scegliamone una con un valore attorno al 7.
La respirazione è uno strumento importante anche per ritrovare l’equilibrio anche acido/base, ma è un tema talmente vasto che vale la pena di dedicarne uno specifico approfondimento.
In conclusione scegliere di ritrovare il vostro equilibrio acido/base vi porta questi benefici:
- dormire meglio e avere un sonno riposante
- avere maggiore energia e benessere psicofisico
- aumentare le difese immunitarie
In sintesi avere maggiori salute, vitalità e benessere.”
Scopri la Linea dedicata all'alcalinizzazione