I dolori associati al ciclo mestruale vengono generalmente indicati con il termine dismenorrea.
In alcuni casi il dolore è facilmente controllabile mediante l'assunzione di antidolorifici; per alcune donne, invece, si tratta di un problema estremamente debilitante, che può interferire con le normali attività quotidiane e compromettere la qualità della vita.
I dolori mestruali si manifestano solitamente con crampi intensi localizzati al basso ventre. Quando la dismenorrea compare, accompagnata da stanchezza, nausea, vomito, mal di testa e malessere generale, può diventare insopportabile.
Quali sono le cause?
Ad esserne soggette sono principalmente le ragazze sotto i 20 anni, le donne con mestruazioni abbondanti o che hanno un flusso irregolare, quelle che non hanno mai avuto figli o le cui madri soffrono o hanno sofferto di dismenorrea (familiarità).
A causare il dolore è l’aumentata liberazione di prostaglandine, molecole che provocano contrazioni muscolari a livello dell'utero.
L’insorgenza del ciclo doloroso potrebbe inoltre essere dovuta ad un concomitante processo infiammatorio caratterizzato da un eccessivo rilascio di mastociti, cellule che intervengono “degranulandosi” quando c’è un tessuto infiammato che necessita di essere riparato, in questo caso l’endometrio uterino.
Quali sono i sintomi?
Tra i sintomi tipici della dismenorrea compare al primo posto un dolore intenso, con momenti di maggior sofferenza e momenti in cui il dolore è minore, che colpisce la parte bassa dell'addome. La sintomatologia dolorosa può estendersi alla parte bassa della schiena, addirittura agli arti inferiori, e può essere associata a nausea, vomito, vertigini, sudorazione intensa e in alcuni casi anche dissenteria.
Nel caso della dismenorrea primaria in genere i dolori iniziano 1 o 2 giorni prima delle mestruazioni e durano per 12-72 ore, si riducono con l'avanzare degli anni e possono scomparire totalmente dopo la prima gravidanza.
Nel caso, invece, della dismenorrea secondaria il dolore può iniziare prima e durare più a lungo, anche durante il flusso mestruale, senza essere associato ad altri sintomi.
Come rimediare: la soluzione si trova in natura
Questi dolori possono essere provocati e/o accentuati dai diversi fattori fisici, emotivi e mentali ma esistono diversi rimedi per alleviarli, come l’alimentazione e i fitoterapici.
È stato infatti dimostrato che un’alimentazione a base di ridotti quantitativi di zuccheri raffinati e ricca di frutta e verdura, pesce e semi oleosi (che apportano un buon quantitativo di vitamina B e Omega 3) può alleviare il dolore legato a questo disturbo.
È bene limitare inoltre le bevande nervine, come tè, caffè e alcol.
Anche l’assunzione di magnesio può rivelarsi la strategia vincente, poiché ha un’azione antispastica e rilassante sulla muscolatura uterina, contribuendo quindi a ridurre i crampi e le tensioni addominali.
Infine piante come la curcuma, dalle spiccate e rinomate proprietà antinfiammatorie e analgesiche, si sono rivelate l’ideale per contrastare i disturbi legati al ciclo mestruale e ridurne la sintomatologia dolorosa, specie se associate al magnesio.
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