La senescenza cellulare: telomeri, radicali liberi e una lunga vita Ecosalute

La senescenza cellulare: telomeri, radicali liberi e una lunga vita

La senescenza cellulare è il processo di invecchiamento delle cellule: esse vanno incontro a ridotta funzionalità, per esempio non si replicano più, si ingrossano, e quando è il momento vengono rimpiazzate da cellule nuove. Nel loro ciclo vitale le cellule si dividono, si moltiplicano e operano delle precise funzioni (gli enterociti assorbono i nutrienti, i neuroni trasmettono impulsi nervosi, gli epatociti trasformano le molecole per eliminarle, e moltissime altre), e al contempo invecchiano. Il corpo ha dei meccanismi estremamente efficienti per rimpiazzare le cellule vecchie con quelle nuove, in modo da mantenere la funzionalità dei sistemi al meglio.

A mano a mano che passa il tempo, questo ciclo di rimpiazzo rallenta, diventa meno efficiente, le cellule vecchie non vengono sostituite e i processi cellulari ne risentono. Ed è proprio quando i segni di questa senescenza cellulare diventano visibili sulla nostra pelle, sul sistema cardiovascolare, sulle articolazioni, su tutto il nostro corpo, che si è entrati nella fase di invecchiamento.

Cause

Ma da cosa è causata la senescenza cellulare? Ci sono principalmente tre cause riconosciute: il danno al DNA, lo stress ossidativo e il declino dell’autofagia.

Prima di vedere queste tre cause nel dettaglio, è opportuno fare un focus sui telomeri. Spesso vengono chiamate “proteine anti-age” o “molecole della giovinezza”, ma si tratta sempre di anti-age cellulare e giovinezza cellulare. Essi sono come dei tappi che si trovano in capo e in coda alla catena di DNA per proteggerla, evitando che si sfaldi, si sgretoli e perda le importantissime informazioni che contiene. Per capire bene il loro ruolo ecco qua una rapida descrizione del processo di replicazione del DNA: la telomerasi toglie il telomero, la DNA elicasi agisce come una forbice tagliando la doppia elica mentre la DNA girasi la apre, la DNA polimerasi copia le informazioni, la ligasi richiude la elica e la telomerasi rimette il tappo alla fine. Ora, immaginate questo processo ripetuto migliaia e migliaia di volte durante una vita. A furia di togliere e mettere il tappo, la catena di DNA inizia a rovinarsi, a consumarsi letteralmente, e l’informazione che contiene non è più come deve essere, ovvero perfetta.

Alla luce di questo, la prima delle cause, ovvero il danno al DNA si spiega. Dopo esser stati tolti e rimessi moltissime volte, i telomeri si accorciano, il DNA non è più protetto e ci possono essere sia danni fisici alla doppia elica, con perdita di nucleotidi, sia una replicazione incorretta delle informazioni.

Le specie reattive dell’ossigeno sono dei forti agenti pro-ossidanti che possono danneggiare il DNA (oltre che membrane cellulari e altre strutture). Quando queste molecole diventano troppe, le cellule fermano il processo di replicazione del DNA per preservarlo. Si sommano quindi due fattori: negli anziani il potere antiossidante dell’organismo cala per diversi fattori che vedremo in un altro momento, e quindi queste specie reattive dell’ossigeno non vengono neutralizzate. In più le cellule smettono di replicare DNA e iniziano a malfunzionare e a rallentare tutti i processi. Si arriva quindi così al momento della senescenza.

L’autofagia, ovvero l’autodigestione, è una delle peculiarità più importanti della cellula. Esistono degli organelli chiamati lisosomi che hanno il compito di eliminare, autodigerendosi grazie alla presenza di enzimi al loro interno, i rifiuti, i prodotti di scarto delle cellule, in modo che non si accumulino e che la cellula possa funzionare al meglio. Questa capacità si riduce con il passare del tempo, e questo porta all’accumulo di tossine che vanno ad inficiare le attività cellulari. Quando una cellula non riesce più a smaltire questi scarti, e questi iniziano ad accumularsi, scatta il meccanismo che porta alla senescenza.

La senescenza cellulare è un fatto della vita. Una cellula invecchia e viene rimpiazzata con una nuova, e ciò avviene ad ogni età, più o meno efficacemente. Si può agire su questo fattore? In qualche modo sì, o quantomeno si può rallentarlo. Uno stile di vita sano, con una dieta varia e ricca di nutrienti, attività fisica regolare e un tempo opportuno di sonno sono un ottimo approccio. Inoltre sono da evitare quei fattori che sono provati accorciare i telomeri: ustioni da sole e lettini abbronzanti (i raggi UV sono estremamente dannosi), fumo, obesità e stress eccessivo.

Ricorda, comunque, che l’invecchiamento cellulare e del corpo sono naturali. Questo periodo della vita va vissuto con gioia, gratitudine e rispetto per tutto quello che queste cellule e questo corpo hanno fatto per noi per tutta la vita. Il modo in cui lo si fa è adottando abitudini salutari, evitando i fattori che velocizzando il processo di senescenza cellulare e mantenendo una mente aperta e positiva.