VIAGGIO TRA I COLORI DELLA NATURA Ecosalute

VIAGGIO TRA I COLORI DELLA NATURA

Che mondo sarebbe senza colori? E’ una domanda che non ci si pone.Quindi la domanda da porsi è: da dove vengono questi colori? Come fa la natura a stupirci e strabiliarci con le verdi brillanti distese di prati estivi, il rosa delicato di un fiore o il caldo rosso di un bicchiere di vino? Si tratta di un fenomeno fisico, in cui la luce visibile (ovvero nello spettro di frequenze che la rende tale) incontra un oggetto. L’ oggetto colpito dalla luce assorbe parte della luce incidente e ne riflette la parte restante: la luce riflessa definisce il colore dell’oggetto, mentre la luce assorbita ne definisce il colore complementare.

La Natura arricchisce le nostre giornate con magnifici colori e sfumature, e vale la pena iniziare a conoscerne l’origine e l'utilizzo che ne può fare l'uomo.

GIALLO E ARANCIONE

La famiglia di molecole biologiche che genera questi colori è molto ampia e diffusa, presente nella maggior parte dei frutti, dei tuberi e dei fiori di uso comune: si tratta dei carotenoidi. Dal giallo brillante della luteina e della zeaxantina (carote, peperoni, tuorlo d’uovo, melone), all’acceso arancione del beta carotene (carote e zucche). Queste molecole hanno proprietà antiossidanti e vanno a proteggere occhi e pelle, sia direttamente come luteina e zeaxantina, sia come precursore della Vitamina A come il beta carotene.

VERDE

Il verde è il colore più diffuso in natura, riflesso da una molecola fondamentale per la nostra esistenza e per quella di tutto gli esseri viventi del pianeta: la clorofilla. Essa è presente in ogni foglia, in molti frutti e anche nelle alghe. Si trova in organelli vegetali chiamati cloroplasti ed è in grado di assorbire l’energia del sole, che viaggia sotto forma di luce, e attivare il processo della fotosintesi. E’ un potentissimo antiossidante e nell’organismo partecipa ai processi depurativi del fegato. Per questo si dice che le verdure di questo colore fanno bene per la depurazione: è grazie all’azione della clorofilla (e anche di altre molecole).

BLU E VIOLA

Il blu è il colore più raro in natura. Le uniche molecole in grado di rifletterlo sono gli antociani (in greco Cyanos significa blu) ma solo in condizione di pH alcalino. Infatti esse non solo sono responsabili del blu intenso di alcuni fiori, ma anche del rosso scuro delle ciliegie (pH acido) o del viola brillante dei mirtilli (pH neutro). A donare questo colore c’è anche la violaxantina, presente nelle viole e nella lavanda, e in alcune alghe. Anche gli antociani, appartenendo alla mega famiglia dei flavonoidi, hanno una forte attività antiossidante e antinfiammatoria, e nel corpo umano focalizzano la loro attività protettiva sulle vene e i capillari.

ROSSO

Nonostante il rosso sia un colore molto presente nel mondo che ci circonda, riflesso da molecole comuni come il licopene dei pomodori, i carotenoidi del melograno e dei lamponi, l’emoglobina presente nel sangue e tutte le forme di ferro, è sempre stato molto difficile per l’uomo da ottenere e utilizzare. Oltre a essere il più ambito e ricercato per la valenza di potere, prestigio e nobiltà che gli è sempre stata associata. Gli antichi egizi, e così anche indiani, greci, romani e atzechi, estraevano il rosso da un parassita delle piante, la cocciniglia. Solo i fenici utilizzavano il murice, un mollusco, per creare il loro porpora, grazie al quale fecero un’enorme fortuna. Senza la conoscenza e le tecniche degli antichi, i tintori medioevali si trovarono a ricavare il rosso dalle radici della rubia, da licheni e lacche, ma era un colore spento, che spesso sbiadiva o tendeva al marrone. A un certo punto della storia, con la scoperta del nuovo mondo, il colore rosso era diventato talmente prezioso che i pirati assaltavano le navi cariche di questo pigmento di ritorno dalle Americhe verso l’Europa. Con l’arrivo del rosso cocciniglia anche la pittura riprese a fiorire: troviamo questo speciale colore sulle tele di Caravaggio, di Rubens, fino poi a Renoir e Van Gogh.

Il rosso cocciniglia è alla base del Magenta 18-1750, il Colore dell’Anno 2023 scelto dall’Istituto Pantone. Gli esperti lo definiscono “un rosso cremisi equilibrato, caratterizzato da un perfetto equilibrio tra caldo e freddo; un colore vibrante, ottimista ma non convenzionale”. Ma in realtà il color Magenta non esiste. E come? Io lo vedo, penserete. Esso non fa parte dello spettro ottico e la sua tonalità non può essere generata con luce di una singola lunghezza d’onda, ma si può ottenere solo sovrapponendo uguali quantità di luce rossa e luce blu. Occhio e cervello riescono poi a crearlo con un brillante espediente fisiologico. Questo rende il Magenta un colore ancora più speciale!

Ed eccoci alla fine del nostro viaggio nel mondo dei colori, sperando di avervi dato un interessante punto di vista, quantomeno curioso, per non farvi smettere mai di sorprendervi davanti alla bellezza della natura.

La stagione dei colori è certamente la Primavera, dove tutto sboccia, rinasce e si rinnova. Abbiamo creato un Programma dedicato a questa bellissima stagione, con il verde della depurazione, l’arancione che protegge la pelle e gli occhi, il viola che si occupa del cervello e il sistema nervoso, per finire con il rosso che nutre e fa risplendere la pelle.

Vieni a scoprirlo insieme a noi!