SALUTO AL SOLE: UNA SEQUENZA DI VITALITA' Ecosalute

SALUTO AL SOLE: UNA SEQUENZA DI VITALITA'

Dopo giorni di festa e inattività corpo e mente richiedono movimento, energia e vitalità e serve quindi una ricarica extra: la voglia di fare tutto e subito può stancare, soprattutto quando il corpo non è più allenato alla vita di tutti i giorni. È normale quindi, in questo momento sentirsi letargici e con poca forza. Iniziare con piccoli cambiamenti è il modo migliore per uscire da questo stato di pesantezza e preparare il proprio organismo ad affrontare i nuovi ritmi.

Lo yoga e le sue pratiche corrono in aiuto sempre e anche in questo caso rappresentano un’ottima base per ritrovare un’energia nuova, al fine di ricominciare a vivere con forza e salute un nuovo anno.

Ecco quindi di seguito una delle classiche pratiche yoga nota per apportare chiarezza e benessere mentale ma, al contempo, ricaricare il corpo di energia.

Il saluto al sole, detto anche Surya Namaskar, è un’ottima sequenza di esercizi da svolgere al mattino: si compie in pochi minuti e grazie ai movimenti previsti aiuta a svegliare mente e corpo, per cominciare la giornata con una nuova prontezza di spirito.

Questa sequenza di movimenti una serie infinita di benefici e può, anche da solo, rappresentare un’ottima sequenza energizzante soprattutto se effettuata senza pause e con un buon numero di ripetizioni.

Il saluto al sole è composto da una serie di asana che vengono ripetuti ciclicamente e che vanno praticati la mattina, per iniziare la giornata al massimo. In origine in India veniva praticato al momento del sorgere del sole, da cui trae il nome. Questo perché, secondo la filosofia ayurvedica, se si riuscisse a sfruttare l’energia solare presente in quel momento, i benefici sarebbero ancora maggiori.

Questa pratica scioglie, allunga e rende flessibili i muscoli, oltre a compiere un leggero massaggio sugli organi interni e ampliare la respirazione. Per questo motivo viene spesso praticato all’inizio delle comuni lezioni di yoga, per preparare corpo e mente alle posizioni successive (asana).

La serie di asana prevede sia la fase statica della posizione che la fase dinamica di passaggio da un’asana a quella successiva. Questa fase dinamica, legata alla respirazione, è fondamentale per ottenere effetti positivi dall’esercizio, sia in termini fisici che spirituali.

 

Il saluto al sole

La serie completa è costituita da due cicli di 12 posizioni ciascuna (prima iniziando con la gamba sinistra e poi con la destra): queste posizioni includono anche la respirazione, che non solo deve essere coordinata ai movimenti ma deve anche essere fluida e assecondare il corpo, in modo da permettere allo stesso di risvegliarsi dal torpore della notte e prepararsi per vivere al meglio il nuovo giorno.

Proprio perché si tratta di una sequenza ripetuta, la sua velocità non è costante ma dipende da chi sta praticando.  In genere è consigliabile compierlo molto lentamente, per attivare tutti i centri nervosi e permettere così di iniziare la giornata nel migliore dei modi.

  • Posizione della montagna: questa è la posa di partenza, in piedi con i piedi leggermente divaricati e le braccia tese lungo i fianchi oppure con le mani giunte all'altezza del cuore. Inspirare ed espirare.

  • Posizione delle mani sollevate: inspirando lentamente, distendere le braccia verso l’alto e inarcare la schiena all’indietro tenendo gambe e piedi nella stessa posizione., senza staccare le piante dei piedi da terra.

  • Piegamento in avanti in piedi: espirando, portare le mani verso il pavimento e appoggiare i palmi aperti a terra, ai lati dei piedi, tenendo la testa in linea con la schiena. 

  • Posizione equestre: piegare la gamba destra in avanti, fare una profonda inspirazione e allungare la gamba sinistra poggiandosi sul ginocchio. Estendere il più possibile la gamba sinistra, mentre la destra si piega leggermente. Le braccia rimangono dritte con i palmi delle mani ben piantati a terra, allo stesso livello del piede destro. A questo punto inarcare leggermente la schiena all’indietro guardando dritto davanti a sè.

  • Posizione della tavola: riportare la gamba destra indietro, allo stesso livello della sinistra, e stenderla. Inspirando, alzare il bacino e allungare le braccia per raddrizzare tutto il corpo, formando una linea retta con schiena e gambe. La testa guarda verso il basso ma rimane dritta come la schiena. È importante eseguire un’espirazione lenta e parziale.

  • Saluto con 8 arti: inspirare ed espirare; durante l'espirazione appoggiare le ginocchia a terra puntando le dita dei piedi e piegando i gomiti per toccare il tappetino con il torso, mentre si inarca la schiena per mantenere la zona pelvica staccata da terra.

  • Posizione del cane a testa in sù: inspirare profondamente e poi, espirando, abbassare le ginocchia e il torace: attenzione a non distendere completamente le gambe, ma ad usarle semplicemente per accompagnare il movimento. Le braccia si piegano a sostegno del torace e poi si allungano, mentre la testa si raddrizza guardando in alto. Inarcare la schiena e assicurarsi che il bacino sia sollevato, con la braccia che spingono e sostengono la parte superiore del corpo.

  • Posizione del cane a testa in giù: inspirare e poi, espirando, alzare il bacino allungando le gambe mentre si tendono le braccia e si spinge con le mani per portare il torace all’indietro.  Appoggiare i talloni a terra e distendere bene braccia e gambe.

  • Ritornare nella posizione equestre 

  • Piegamento in avanti

  • Posizione delle mani sollevate

  • Posizione della montagna

  • Terminare il ciclo inspirando ed espirando

 

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