PSORIASI: IL CONFINE TRA NOI E IL MONDO SECONDO LA MEDICINA CINESE Ecosalute

PSORIASI: IL CONFINE TRA NOI E IL MONDO SECONDO LA MEDICINA CINESE

Vanessa Parducci, naturopata specializzata in medicina olistica, parla della psoriasi.

La pelle è una barriera e fa parte delle nostre possibilità di proteggerci, è l’organo emuntore più esteso del nostro corpo, capace di respirare. Essa avvolge e contiene tutto il nostro corpo e quindi possiamo definirla come confine tra mondo interiore e mondo esteriore. Ci difende dalle aggressioni esterne ma, è anche il contenitore di ogni organo e quindi, psicosomaticamente parlando, di ogni emozione o conflitto interiore. Non è, inoltre, controllabile dalla nostra volontà e per questo rivela al mondo che ci circonda i nostri stimoli emotivi. La pelle è l’organo che più di tutti rivela alla società chi siamo veramente.

La psoriasi, una malattia infiammatoria cronica della cute, originariamente è stata considerata una maledizione degli dei e Ippocrate nel V secolo a. C. fu il primo a utilizzare il termine “psora” per descrivere una condizione identificabile come psoriasi. Fu, però, riconosciuta come entità clinica ben definita solo verso la fine del XVIII secolo dal dermatologo inglese Robert Willan che per primo ne coniò il nome.

Si tratta di una malattia della pelle estremamente comune caratterizzata dalla presenza di lesioni desquamative su pelle e cuoio capelluto. Nei casi più gravi è associata a una grave forma di artrite. In Medicina Tradizionale Cinese la psoriasi è conosciuta come “dermatite dalla pelle di abete bianco” che rende l’idea dell’apparenza delle lesioni cutanee.

Vivere significa confrontarsi: confrontare il proprio interno (Yang Ming) con il nostro esterno (Tai Yang), facendo poi una sintesi (Shao Yang). Il conflitto tra Tai Yang e Yang Ming agisce sulla placca psoriasica. Una vera e propria conflittualità tra desiderio e dovere, tra l’isolarsi e l’espandersi. Non sentirsi compresi è un blocco del Qi del fegato, non sentirsi amati è un rallentamento dello Shen (cuore).

La pelle è dialetticamente legata al sangue. E’ intesa come superficializzazione del Biao, collettore ultimo di tutte le patologie del sangue che hanno ripercussioni all’esterno. In Medicina Tradizionale Cinese la psoriasi viene prevalentemente divisa in due forme principali:

  • La psoriasi da pienezza di sangue, causata da vento  - umidità - calore, quindi di tipo Yang. La zona interessata appare di colore rosa e coperta da una grossa desquamazione. Altri segni possono essere: sete, agitazione, polso teso e rapido, lingua rossa e ricoperta di induito giallastro, prurito.
  • La psoriasi da vuoto di sangue, di tipo Yin. In questo caso l’energia perversa (vento-secchezza) penetra il tessuto cutaneo e le zone interessate appaiono di colore pallido con poca desquamazione, lingua con induito pallido e polso leggermente rapido, prurito lieve o assente. La prima, di tipo Yang, è la psoriasi dei soggetti ansiosi o comunque molto sensibili ai Sette Sentimenti

La psoriasi è più frequente nei soggetti ossessivi (loggia acqua, reni), nei veri ansiosi (loggia fuoco, cuore), nei biliosi (loggia legno, fegato). Per un’adeguata diagnosi è fondamentale interrogare la persona, osservare l’aspetto delle lesioni cutanee (colore, forma, presenza di prurito o dolore), prendere i polsi ed esaminare la lingua.

E’ fondamentale sia un riequilibrio generale del singolo paziente, sia un trattamento mirato alla forma di psoriasi.

 

Quali sono le azioni da intraprendere?

Si può innanzitutto agire sullo stile di vita e sullo stile alimentare, limitando l’utilizzo di zuccheri e carboidrati a favore di grassi sani lavorare sui punti di meridiani che aiutano a riarmonizzare le logge coinvolte nella manifestazione quali. polmone, milza, vescica biliare, fegato e cuore, associare a tali trattamenti l’utilizzo di fitoterapici o integratori che aiutino a ristabilire il ph cutaneo e contengano lo stato infiammatorio.

Di grande aiuto è anche la meditazione e la corretta respirazione, il polmone infatti è il Maestro del Qi, il soffio della vita, rafforzarlo e tonificarlo restituirà benefici a livello cutaneo.

Si possono utilizzare in sinergia anche applicazioni topiche a base di ungenti o creme lenitive come ad esempio la calendula e la malva.

 

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