In questo approfondimento, Michele Baggio, naturopata e lifecoach, ci parla della stanchezza. Cosa ci sta dicendo il nostro corpo?
Chi non è mai stato stanco alzi la mano!?!?!?
La stanchezza, una condizione che riguarda tutti gli esseri viventi, negli ultimi anni sta assumendo connotati di una patologia spesso sottovalutata.
Le giustificazioni per ignorarla sono le più disparate: dallo “stress della vita” al “che ci vuoi fare”, fino al classico “non bisogna fermarsi mai” o “se non lo faccio io, non lo fa nessuno”.
È evidente come il sottovalutare la stanchezza sia un problema sempre più diffuso, con radici in molteplici ambiti: culturale, sociale e personale.
Non è raro incontrare persone che raccontano di essere state educate a non dare peso alla stanchezza o che, attraverso ricatti più o meno velati, sono costrette a ignorarla per non rischiare di perdere qualcosa.
Anche il mondo del lavoro contribuisce, richiedendo prestazioni che ignorano la stanchezza in nome di standard sempre più elevati. Antichi adagi come “non c’è due senza tre” o “fatto trenta, facciamo trentuno” fanno parte del nostro background culturale e trasmettono l’idea che fermarsi non sia mai un’opzione.
Cos’è la stanchezza?
Fondamentalmente, la stanchezza è un sintomo, una spia che si accende per segnalare che qualcosa non sta andando nel verso giusto.
Questo sintomo può manifestarsi in modi diversi, raccontando diversi aspetti della nostra vita:
- Perdita di energie psico-fisiche: una condizione di disagio generale non ben definito.
- Convalescenza: stanchezza dopo influenze, interventi chirurgici, o durante periodi come gestazione e post-parto.
- Patologie: conseguenze di malattie infettive o di terapie particolari.
- Aspetti emotivi: senso di inadeguatezza o disaffezione verso sé stessi.
Perché è importante ascoltare la stanchezza?
Avete mai sentito parlare della CFS – Chronic Fatigue Syndrome, nota anche come sindrome della stanchezza cronica?
Trascurare la stanchezza può portare a condizioni tutt’altro che piacevoli: stati ansiosi e depressivi, insonnia o sonnolenza eccessiva, difficoltà di concentrazione, disturbi del comportamento, problemi alimentari e della libido, e molto altro.
Questo elenco potrebbe continuare, ma è utile fermarsi a riflettere:
- Perché non ci concediamo di essere stanchi?
- Perché non accettiamo la stanchezza?
- Cosa temiamo possa accadere se ci fermiamo?
Accogliere e ascoltare uno stato è il primo passo verso un cambiamento desiderato. Negare l’esistenza della stanchezza ci rende meno propensi a cercare soluzioni e a prenderci cura del nostro benessere.
Riequilibrio del sistema corpo
La stanchezza non affrontata genera squilibri interiori, disordine (anche alimentare), e scarsa ottimizzazione delle energie mentali e fisiche. Uno degli organi più colpiti è l’intestino.
Cosa fare?
Indipendentemente dal percorso scelto, è fondamentale non limitarsi ad assumere prodotti per alleviare i sintomi senza affrontarne le cause. Questo approccio rischia di forzare il corpo anziché riequilibrarlo.
Tra i prodotti utili di Ecosalute spicca PLURIMO, un integratore a base di microelementi accuratamente bilanciati, ideale in combinazione con altri prodotti specifici (come magnesio, zinco e potassio).
Perché scegliere Plurimo?
I suoi componenti sono selezionati per la complementarità e l’azione sinergica:
- Cromo: migliora la tolleranza al glucosio, riduce il rischio di diabete e colesterolo, e supporta la funzionalità epatica.
- Ferro: fondamentale per l’ossigenazione delle cellule e il metabolismo della vitamina B.
I minerali sono essenziali per molti processi vitali, ma l’impoverimento dei terreni ha reso l’alimentazione moderna spesso carente. Plurimo aiuta a colmare queste lacune senza sovraccaricare un organismo già sotto stress.
La stanchezza come opportunità
Accogliere la stanchezza come un’opportunità di trasformazione è il primo passo per riequilibrare corpo e mente. Come dice l'aforisma:
"Non si è stanchi di combattere, si è stanchi di non arrendersi mai."