La Dott.ssa Stefania Marcolongo, naturopata e life coach, inizia questa rubrica dedicata al mondo della fibromialgia, una malattia cronica poco conosciuta ma sempre più diffusa.
Grazie alla collaborazione con Ecosalute, con questo articolo inauguriamo uno ‘spazio’ dedicato alla fibromialgia e agli strumenti di medicina complementare che sono di supporto a chi ne soffre, per migliorare la loro vita.
Strumenti che, come io naturopata/life coach, ma anche come donna che soffre di fibromialgia, ho studiato, sperimentato su me e altre persone e mi aiutano ogni giorno a trovare il mio equilibrio fisico ed emotivo.
In questo primo articolo ho elaborato una definizione e descrizione dei sintomi raccogliendo dati da siti e testi a livello mondiale.
Nei successivi parleremo invece degli strumenti della medicina complementare e simili utili ad aiutare chi vive la fibromialgia.
La fibromialgia è una sindrome ‘aspecifica’ caratterizzata da un diffuso dolore muscoloscheletrico accompagnato da affaticamento, sonno, problemi di memoria e umore che colpisce circa 2 milioni di italiani. I ricercatori ritengono che la fibromialgia amplifichi le sensazioni dolorose influenzando il modo in cui il cervello e il midollo spinale elaborano i segnali dolorosi e non dolorosi.
Molte persone che hanno la fibromialgia hanno anche mal di testa da tensione, disturbi dell'articolazione temporo-mandibolare, sindrome dell'intestino irritabile, ansia e depressione.
I sintomi spesso iniziano dopo un evento traumatico fisico o emotivo ma in altri casi, i sintomi si accumulano gradualmente nel tempo senza un singolo evento scatenante.
Le donne hanno più probabilità di sviluppare la fibromialgia rispetto agli uomini, i motivi non sono ancora chiari.
Sintomi della fibriomialgia
I sintomi primari della fibromialgia includono:
- Dolore: il dolore associato alla fibromialgia è spesso descritto come un dolore diffuso, costante su entrambi i lati del corpo e che dura da almeno tre mesi.
- Fatica: le persone con fibromialgia spesso si svegliano stanche, anche se riferiscono di aver dormito per un tempo lungo. Il sonno è spesso interrotto dal dolore e molte persone con fibromialgia hanno altri disturbi del sonno, come la sindrome delle gambe senza riposo e l'apnea del sonno.
- Difficoltà cognitive: è un sintomo comunemente indicato come "fibro-frog" che compromette la capacità di ragionamento logico, di concentrazione, prestare attenzione, perdita di memoria a breve o lungo termine, perdità di fluidità e rallentamento nell’uso della parola.
- Insonnia: il fibromiagico ha quasi sempre un sonno disturbato e non rigenerante, con frequenti risvegli notturni. Al risveglio quindi la sensazione di non aver riposato e quindi si sente stanco e di umore instabile.
La fibromialgia spesso coesiste con altre condizioni, come ad esempio:
- Sindrome da colon irritabile
- Sindrome da stanchezza cronica
- Emicrania e altri tipi di mal di testa
- Cistite interstiziale o sindrome dolorosa della vescica
- Disturbi dell'articolazione temporo-mandibolare
- Ansia
- Depressione
Un’altra caratteristica è che spesso i sintomi vanno e vengono nel tempo. Può arrivare come un’infiammamazione dove i sintomi peggiorano, specialmente durante i periodi di particolare stress come:
- Malessere
- Viaggi
- Cambiamenti del tempo
- Cambiamenti nei livelli ormonali o nei farmaci
- Eccessivo esercizio fiisico o sforzo
Cosa causa la fibromialgia?
La causa della fibromialgia non è ancora chiara. Sembra che nel fibromialgico, durante i periodi di stress specifiche sostanze chimiche che rendono le cellule nervose molto sensibili vengono rilasciate nel cervello. Ne consegue che nel provare diverse sensazioni che di solito non sono dolorose - come il caldo, il freddo, il tatto o il movimento - le cellule nervose extra-sensibili inviano un messaggio al cervello dicendo che sta provando dolore. Ciò significa che la sensazione di dolore è reale, ma viene semplicemente da un segnale nel cervello e non da problemi ai muscoli e alle ossa.
Non è sempre chiaro perché questo accada. Tuttavia, molte persone con fibromialgia possono identificare un fattore scatenante, come:
- La familiarità genetica
- Una malattia o un'infezione
- Un infortunio
- Trauma emotivo e/o aver subito un abuso
- Infiammazione articolare
- Una patologia autoimmune come l'artrite reumatoide o il lupus eritematoso sistemico.
Come viene diagnosticata la fibromialgia?
La fibromialgia può essere difficile da diagnosticare, perché non esiste un test specifico e le aree dolorose appaiono normali quando un medico le esamina a livello visivo.
La diagnosi di fibromialgia, è basata su alcuni criteri decretati dell'American College of Rheumatology (ACR):
- dolore muscolo scheletrico diffuso
- dolore in almeno 11 dei 18 tender points (punti dolorosi al tatto distribuiti in tutto il corpo, sia a destra che a sinistra e sia sotto che sopra la linea della vita)
- la presenza delle condizioni precedenti da almeno 3 mesi.
Solo di recente sembra essere stata evidenziata l’esistenza di fattori autoimmuni alla base della fibromialgia.
Come viene trattata nella medicina ufficiale?
L’approccio della medicina ufficiale che considera la Fibromialgia una ‘sindrome cronica e incurabile’ normalmente o va nella direzione di spegnere/calmare i sintomi o agisce sul sistema immunitario o a livello psicologico, prescrivendo numerosi farmaci a seconda dei sintomi.
Come viene trattata nella medicina naturale?
Come Naturopata e Life Coach vi scrivo di seguito i consigli di medicina complementare che sono un valido supporto per il fibromialgico:
Tecniche di massaggio, esercizio fisico, attività motoria
L'esercizio fisico regolare può ridurre il dolore e la stanchezza e migliorare il sonno e l'umore se introdotto lentamente e gradualmente. L'esercizio fisico in ‘acqua’ può essere un buon strumento, perché l'acqua sostiene dolcemente il corpo.
Anche il tai chi e lo yoga possono aiutare.
Si può scegliere qualsiasi tipo di esercizio che non peggiori il dolore. Ma, è comunque meglio evitare di correre e saltare.
Attività e riposo
È una buona idea creare abitudini sane, pianificare le attività e programmare pause di riposo. Stabilire degli obiettivi e suddividere i grandi compiti in diversi compiti più piccoli può aiutare.
Sonno
Dormire è importante almeno 7/8 ore per notte, tra le ore 22 e le ore 6 del mattino. Per dormire meglio può essere utile: ridurre il tè e il caffè dopo pranzo, rilassarsi prima di andare a letto e alzarsi all'incirca alla stessa ora ogni giorno.
Nutrizione
Anche se non esiste una dieta valida per tutte le persone con la fibromialgia curare l’alimentazione è fondamentale per chi soffre di questa sindrome.
Integrazione con Nutraceutici, Fitoterapici
L’integrazione personalizzata e mirata con integratori naturali, nutraceutici o con la fitoterapia e la gemmoterapia sono un valido aiuto.
Floriterapia
I rimedi floreali, che agiscono a livello vibrazionale, quando consigliati e dosati da un professionista, sono un valido supporto per il riequilibrio emozionale/energetico. “
Contatti Dott.ssa Stefania Marcolongo:
Email: steniama@me.com
Telefono: 347 8550542