Abbiamo chiesto al naturopata e life coach Michele Baggio di aiutarci a capire perché è così importante la depurazione del fegato.
Depurare il fegato: è primavera
Il fegato è un organo decisamente importante nel bellissimo sistema corpo che ci contraddistingue. Spesso sottovalutiamo sia la salute del singolo organo, sia la salute del sistema, credendo di aver sempre tempo per porre rimedio alle nostre abitudini.
Frequentemente, con il ritorno della primavera, si sente parlare di depurazione del fegato.
Possiamo dire che è una pratica ormai comune e conosciuta che nell’immaginario collettivo fa un po' primavera, quasi come l’arrivo delle rondini!
A volte, facendo una battuta, dico ai miei clienti che ormai si sfrutta l’inverno per intossicare il fegato e arrivare alla primavera con una motivazione in più per depurarlo!
Una battuta agro-dolce perché, sovente, parlando di consapevolezza e continuità nella ricerca di comportamenti virtuosi verso la salute e il benessere, si tende a gestire il proprio benessere con superficialità e poca lungimiranza.
Consapevolezza e continuità del benessere psico-fisico
Un esempio calzante è quello del fegato.
Quando vado a depurare il fegato, sto depurando un organo o sto mettendo mano anche ad altri aspetti collegati a quell’ organo? È possibile depurare un organo senza che altri organi del sistema corpo siano interessati? Cosa intendo per depurazione? Che emozione metto in gioco depurando il fegato?
Sono solo alcune delle domande che ci si può porre in merito a questa pratica. Spesso queste domande non vengono valutate e lasciano trapelare una sorta di disorganizzazione nella propria visione di benessere.
“Posso continuare a (comportamento vizioso) tanto poi in primavera depuro”!!!!
“Si beh tanto il fegato si rigenera da solo quindi posso continuare così ancora un po'”
Nella ricerca della continuità e della consapevolezza andrebbe inserito un concetto basilare: la depurazione è uno strumento che aiuta a migliorare uno stato, è un compagno di viaggio che condivide un pezzo di strada con noi.
Di sicuro non è quel compagno di viaggio che ci porta in spalla non facendoci camminare e di sicuro non è la classica panacea di tutti i mali che mi consente di avere comportamenti viziosi…tanto poi…mi depuro in primavera!!!
Per questo con la continuità spesso cito la consapevolezza.
Se io in primis non sono consapevole di come mi sento, di come mi comporto (alimentazione, idratazione, riposo, gestione dello stress ecc ecc) sarò in grado di delegare alla depurazione il mio benessere?
Il fegato nella M.T.C. (medicina tradizionale cinese) è collegato con la rabbia, un’emozione veramente importante, che spesso socialmente viene repressa. Come mi pongo davanti alle emozioni che vivo?
Basta la depurazione fisica o si dovrebbe andare a valutare anche l’aspetto emozionale?
Quanto mi aiuta in realtà una depurazione fisica se, per esempio, passo ogni secondo della mia vita arrabbiato?
Queste sono tutte riflessioni che muovono i passi verso una consapevolezza diversa e verso una integrazione di abitudini e comportamenti che può portare ad una nuova visione di benessere.
Depurare il fegato ed il sistema corpo
Per questo motivo ho apprezzato molto la sinergia di prodotti proposti da Ecosalute per la depurazione.
Trovo che sia un protocollo che tiene conto di diversi aspetti fisici, di diversi organi valutati in un insieme di azione e reazione, e che, ha nel tempo e nella modalità un adiuvante verso il benessere.
Nello specifico il Depurativo Fegato Potenziato è un composto con ingredienti utili e interessanti:
Cardo Mariano – Fumaria – Cambreto – Elicriso Italico – Tiglio – Rabarbaro
Un giusto mix che tiene conto di proprietà epatoprotettive e depurative, ricco di antiossidanti e che tiene conto dei processi digestivi, della funzionalità epatica, del transito intestinale, della salute della pelle e di una azione rilassante.
In un prodotto, quindi, si valutano diversi aspetti della persona cercando di renderlo funzionale all’obbiettivo di depurare.
Ricordo che è utile in caso di un lavoro sulla funzionalità epatica, difficoltà digestive, affaticamento e stanchezza e/o in caso di uno o più cicli di antibiotici.