In questo articolo, la Dott.ssa Cristina Minotti, psicologa, ci parla della relazione tra umore e autunno.
Caro Settembre…
Ti scrivo dopo aver corso dalle 6:30 di questa mattina per arrivare in tempo alla scuola dell’infanzia e avviare l’ambientamento di G.
Intorno a me, la casa è più silenziosa e tranquilla, ma la mente sforna domande senza sosta: come andrà stamattina con le nuove educatrici? Riuscirò ad arrivare in tempo in studio? Quando potrò iniziare quel famoso corso rimandato da mesi?
Mentre ascolto i miei dubbi, mi incanto a guardare fuori dalla finestra. Gli alberi stanno abbandonando il loro verde deciso per accogliere timide sfumature di giallo e arancione. Vedo una foglia oscillare e cadere a terra.
Caro Settembre, sei arrivato portando via l’estate con la sua energia (a volte eccessiva), fatta di vacanze per alcuni, caldo per tutti, centri estivi, scuole chiuse, organizzazione in tilt, ma anche tanta libertà per altri.
La simbologia dell’autunno
Possiamo definire l’autunno come una stagione ricca di processi psicologici.
Basta affacciarsi alla finestra e stare qualche minuto a osservare fuori.
Te lo propongo come esercizio di introspezione.
Osserva fuori.
Quale emozione senti scorrere?
Quali pensieri si generano dentro di te?
Adesso abbraccia questo flusso emotivo per comprendere gli insegnamenti di questa stagione così particolare.
Le foglie che cambiano colore ci mostrano la potenza di quel cambiamento specifico, che non può essere controllato dall’uomo. La vita ci mette di fronte a dei passaggi obbligati: i nostri bambini crescono, il nostro corpo diventa sempre più maturo, le persone intorno a noi possono andarsene. Sono cambiamenti naturali. Opporci ad essi non ci porterà guadagni emotivi. Invece, accoglierli con animo profondo ci permette di comprenderli e rinnovarci.
Per te il cambiamento è sinonimo di perdita, come la foglia che cade e abbandona il suo ramo, oppure di rinnovamento, come l’albero che si spoglia per poi rifiorire successivamente?
I prati si riempiono di foglie cadute. L’autunno ci insegna a lasciare andare. Non sempre possiamo trattenere, proteggere o custodire. La vita spesso ci chiede di lasciare andare perché può pensarci lei.
Lasciare andare non è una sconfitta. Ci aiuta a comprendere il senso del momento che stiamo vivendo. Posso lasciare andare quel rancore che porto dentro di me da tanto tempo, ma anche determinate aspettative su relazioni, progetti, risultati.
L’autunno e l’umore
In questo clima di profondo cambiamento esteriore e interiore, il nostro umore sale su una giostra.
A seconda dei tratti di personalità, questa stagione può rappresentare un momento per ritornare a respirare, a riposare e a ritrovare se stessi. L’idea di rinnovare i propri progetti o di rilassarsi sul divano del salotto può mettere di buonumore.
In altri casi, tuttavia, l’autunno, con le sue giornate più corte, le sue temperature più instabili e con certe responsabilità che si intensificano, può aumentare il livello di stress e di ansia. In queste situazioni, le giornate di settembre e ottobre diventano il promemoria di quanto fosse leggera e divertente l’estate, facendoci così assaporare la fine di ciò che è stato.
Come possiamo vivere bene l’autunno?
Mi piace considerare l’autunno come un’occasione per riscoprirci, nel rispetto delle nostre caratteristiche.
Quindi, abbandoniamo ogni stereotipo e moda collegati a questa fase dell’anno
e iniziamo ad ascoltarci!
Ti mostro alcuni passaggi che possono essere utili per vivere con animo autentico questa stagione.
- Prenditi qualche minuto ogni giorno per stare in silenzio e in contemplazione. Puoi ammirare cosa c’è fuori dalla tua finestra (anche in assenza di grandi paesaggi. Ricorda: dobbiamo abbandonare gli stereotipi).
- Chiediti: “Quale bisogno sento dentro di me?”. Non ci ascoltiamo mai abbastanza e spesso ci troviamo a reprimere i nostri bisogni.
- Esplora con curiosità e creatività le tue abilità. Non sempre esprimiamo i nostri talenti o le nostre passioni, perché sentiamo di non avere mai il tempo necessario.
- Introduci delle passeggiate nella tua settimana. La frenesia non può essere la protagonista principale.
Io inizio subito dal punto 1!
Ti auguro nuovi inizi pieni di consapevolezza.
Dott.ssa Cristina Minotti
Psicologa