VITE ROSSA: UN DONO DEGLI DEI Ecosalute

VITE ROSSA: UN DONO DEGLI DEI

LA PIANTA

La vite rossa (Vitis vinifera) è un arbusto rampicante della famiglia delle Vitaceae, con foglie che al termine del proprio ciclo vitale perdono la normale colorazione verde per acquisire la tipica tonalità rossa che dà origine al nome comune della pianta. È caratterizzata da infiorescenze pendenti a pannocchia e infruttescenze a grappolo, note con nome generico di uva.

Oggi diffusa nelle regioni dell’Europa Meridionale e in particolare in quelle mediterranee, dove viene coltivata soprattutto per la produzione di vino, è in realtà originaria del Medio Oriente.

 

PROPRIETA'

I principi attivi più importanti contenuti nelle foglie raccolte in autunno appartengono alla categoria dei polifenoli e svolgono un'intensa attività antiossidante. La loro azione più importante si esplica a livello dei vasi sanguigni e dei capillari, dove influenzano positivamente la permeabilità vasale, impedendo versamenti di fluidi, edemi e gonfiori.

Alcune antocianine e antocianidine possiedono anche efficaci proprietà anti-infiammatorie, utile per lenire parti arrossate e doloranti.

Anche i semi e la buccia degli acini contengono un fitocomplesso ricco di flavonoidi, in particolare antocianine, ma anche di acidi grassi polinsaturi: rivestono pertanto una certa importanza in tutti i disturbi di natura cardio-circolatoria come vene varicose, flebiti, fragilità capillare, couperose, edemi, ritenzione idrica e pesantezza degli arti inferiori.

In particolare i bioflavonoidi estratti dagli acini, noti anche come oligomeri proantocianidolici già dopo 10 minuti dalla somministrazione sono presenti nel sangue, e sono inoltre in grado di proteggere i tessuti dalla degradazione del collagene ed elastina, proteine essenziali per il trofismo del tessuto connettivo.

 

TRA MITO E LEGGENDA

Nel mondo greco questa pianta e il vino che si poteva ottenere da essa, erano ritenuti un dono degli dei che Dioniso, il più giovane figlio immortale di Zeus, portò agli uomini.

 

UN PO' DI STORIA

Risalgono al 2.300 a. C. i primi documenti certi sulla coltivazione della vite e sula produzione di vino. Alcuni ritrovamenti in Oriente hanno dimostrato che il vino era prodotto in questa zona dai Sumeri fin dalla metà del III millennio; a partire da questo periodo invece le testimonianze scritte su uva, uva essiccata e vino sono sempre più numerose nei testi cuneiformi mesopotamici

In Occidente la diffusione della vite e del vino si deve agli Etruschi e poi ai Greci: lo stesso Ippocrate, famoso medico ed erborista vissuto nell’Antica Grecia e considerato il padre della medicina, consigliava preparati di Vitis vinifera per il trattamento di geloni e vene varicose; la diffusione di questa particolare varietà di vite e di alcune sue varianti è dovuta principalmente ai Romani.

 

CURIOSITA'

Anticamente l’Italia era chiamata “Enotria”, cioè “terra del vino”: la presenza della vite sul territorio italiano ed in particolare in Toscana, dove secondo alcuni studiosi la vite esisteva da prima della comparsa degli Etruschi, spinse quest’ultimo a colonizzare l’entroterra toscano.

 

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