IL DRENANTE NATURALE PER ECCELLENZA Ecosalute

IL DRENANTE NATURALE PER ECCELLENZA

La pianta

La bardana (Arctium iappa) è una pianta cespugliosa, caratterizzata da foglie a forma di cuore ricoperte di soffice peluria e da fiori color porpora, contenuti in un involucro dotato di bratte uncinate.

In Italia è abbastanza comune, tanto da essere considerata una pianta infestante per la facilità con cui si diffonde; la si trova principalmente nei terreni incolti, nei sentieri montani o di campagna e nei boschi.

 

Proprietà e componenti

Le radici di questa pianta, raccolte prima della fioritura o nel periodo autunnale, sono considerate uno dei coadiuvanti naturali più efficaci nelle terapie drenanti e di depurazione..

La sua assunzione facilita infatti l’eliminazione delle tossine attraverso gli organi emuntori (fegato, reni e cute).

Le radici di bardana sono ricche di lignani, vitamine del complesso B, amminoacidi, oligoelementi e tannini; ma soprattutto inulina, che svolge un’azione drenante e purificante del sangue.

Data la sua azione depurativa è considerata un’amica della pelle: per questo viene impiegata con successo nel trattamento di disturbi quali acne e foruncolosi, accostando solitamente ad un utilizzo topico anche un’assunzione orale; in tal modo si favoriscono l’eliminazione delle impurità che ne costituiscono l’origine e la sebo-regolazione.

 

Curiosità

Il nome deriva dal greco antico àrcteion, che significa “orso”. Tale nome è dovuto probabilmente all’aspetto peloso della pianta stessa. Per quanto riguarda, invece, la specie di appartenenza “lappa“, il nome dovrebbe derivare addirittura dal termine celtico “llap” che significa mano, dovuto in questo caso ai fiori di questa pianta si attaccano a qualunque cosa li sfiori, come una mano che si aggrappa a ciò gli passa accanto.

Un'altra curiosità riguarda la simbologia: nel linguaggio dei fiori, la bardana rappresenta la riservatezza e la ritrosia. Questo perché la pianta, per via dei suoi spinosi capolini, tiene lontane le persone.

La bardana compare anche in un antico proverbio medievale che, decantandone le proprietà, recitava: "Se la vecchiaia vuoi tener lontana, fatti amiche cicoria e bardana".

 

Un po’ di storia

Si ritiene che sia stata la prima carta igienica degli antenati, infatti sarebbe stata utilizzata a questo scopo già nel 589 d.C. in Cina. Se ci si trovava nella vegetazione si adoperavano le foglie delle piante, e fra queste vi era proprio la bardana che, per le sue grandi foglie morbide e vellutate, si prestava perfettamente alle esigenze fisiologiche.

Nell’antica medicina popolare era usata spesso come antidoto contro i morsi dei serpenti velenosi e dei cani affetti da rabbia; ciò indica quanto valore si attribuisse alla capacità della bardana di "penetrare" in profondità per esercitare le sue proprietà benefiche.

Fin dall’antichità venne consumata sia come ortaggio sia come pianta medicinale: molto comune era infatti il suo utilizzo come efficace rimedio in caso di infezioni gravi.

Per tutta l’epoca medievale fino alla scoperta dell’America, questa pianta venne utilizzata come surrogato del caffè, a volte insieme alla cicoria, macinandone le radici tostate.

La commercializzazione  della bardana iniziò nel 1857 grazie a Joseph Gayetty, mentre l’ingegnere svizzero Georges de Mestral si ispirò proprio ad essa per inventare il velcro nel 1948.

 

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