Alghe Kelp: naturalmente fonte di Iodio Ecosalute

Alghe Kelp: naturalmente fonte di Iodio

Kelp è l’integratore in capsule composto da due alghe brune: Fucus Vesiculosus e Ascophyllum Nodosum entrambe sono ricchissime di iodio e contribuiscono a mantenere l’equilibrio del peso corporeo, oltre che essere fondamentali per gli ormoni tiroidei, inoltre, il Fucus svolge un’azione emolliente e lenitiva sul sistema digerente.

Sono alghe particolarmente ricche di polisaccaridi e cellulosa sotto forma di fibre non digeribili. Questo fa sì che svolgano un’azione prebiotica, ovvero stimolino selettivamente lo sviluppo della flora batterica intestinale, migliorandone il benessere.

Cos’è lo iodio?

Lo Iodio è un elemento presente nell’organismo in piccolissime quantità, ma risulta fondamentale per il benessere e per il suo equilibrio. Lo iodio, infatti, viene utilizzato dalla ghiandola tiroidea per produrre gli ormoni, è quindi importante per le attività che questi svolgono, tra cui: metabolismo di carboidrati, proteine e grassi ma anche il funzionamento del sistema nervoso centrale.

Il fabbisogno per un adulto è di circa 150 microgrammi, mentre per le donne in gravidanza o che allattano è di circa 220-290 microgrammi al giorno. Questo perché, una carenza di questo oligoelemento può provocare diversi problemi nella crescita e nello sviluppo del bambino.

Cosa comporta la carenza di iodio?

Una carenza di iodio comporta una serie di conseguenze sia sullo sviluppo che sulla crescita, questo perché non verrebbero prodotti sufficienti ormoni tiroidei.

Mentre per le persone adulte, una carenza di questo minerale può sfociare in ipotiroidismo spesso associato a gozzo, ovvero l’ingrossamento della tiroide.

Per far si che vengano prodotti la giusta quantità di ormoni è necessario che bambini, adolescenti e adulti assumono quotidianamente la giusta quantità di iodio.

In quali alimenti si trova?

Questo minerale è presente in molti alimenti, soprattutto nel pesce, ma si può trovare anche in carne e cereali. Anche frutta e verdura possono contenerlo, in questo caso però, dipenderà dalla quantità di iodio presente nel terreno.

Che relazione c’è tra lo Iodio e le Radiazioni?

Lo iodio viene anche consigliato nel caso di incidenti nucleari, nell’aria verrebbe rilasciata una tipologia di iodio chiamata iodio-131, un isotopo radioattivo, con conseguente esposizione esterna.

L’aria contaminata ma anche il consumo di alimenti o acqua contaminati da iodio-131 determinano quindi un’esposizione interna. Lo iodio radioattivo e quello innocuo, definito “stabile” non vengono distinti dalla ghiandola tiroidea che, in caso di carenza di iodio “stabile”, utilizzerebbe quello radioattivo.

Questo significa che, l’integrazione di iodio prima dell’esposizione alle radiazioni, limita l’accumulo dello iodio antagonista, “saturando” la ghiandola tiroidea.